Cinque spettacoli che rispecchiano altrettanti modi di fare teatro e di raccontare il percorso che ognuno di noi compie partendo da quelle che sono le proprie Radici fino a rivelarne le progressive Evoluzioni.
Leonardo Tomasi, con la sua ironia caustica, racconta il paradosso della vita d’attore, un inseguimento costante della “parte” che si trasforma paradossalmente in un’attività criminale di successo; il collettivo Matrice Teatro esplora, di contro, il corpo delle attrici in scena. Il loro è un viaggio a ritroso nel passato, dove ricordano la loro amica e i momenti salienti della loro crescita; Jacopo Neri, insieme alla sua compagnia Eat the Catfish, prosegue la sua trilogia sul mondo erotico iniziata con lo spettacolo “Tre Liriche” (2023), finalista del premio nazionale In-Box e presentato, tra gli altri, all’XI edizione di Dominio Pubblico - Youth Fest “Metamorfo”. Con il suo nuovo lavoro “Primavera e altre stagioni” Jacopo Neri tenta di dare spazio a quegli aspetti viscerali e ambivalenti dell’amore che spesso tendiamo a ignorare, ma che è indispensabile fronteggiare per comprendere se stessi e l’altro; lo spettacolo di Sergio Beercock indaga, attraverso il lirismo, la tragica leggerezza dello sviluppo. Con il solo uso del suo corpo, della sua voce, e di una gigantesca camicia jeans, e armato di musica elettronica dal vivo e illuminotecnica in tempo reale, si ispira agli autori di formazione del ‘900 e del 2000 italiano (Bruno Tognolini, Gianni Rodari, Alberto Savinio, Danilo Dolci), fondendoli con storie dell’infanzia propria e di tutti; infine, il duo Cerchiello-Lorusso crea un monologo-confessione in cui “tutto è il contrario di tutto e nulla è come appare”. Una storia semplice, concreta, diretta, che Gino - il protagonista - racconta attraverso un linguaggio poetico e ironico, lucido e sconclusionato, dall’inizio alla fine.