Sono tutti loro – Johannes Wirix-Speetjens

Sono tutti loro Johannes Wirix-Speetjens (30’) – Belgio/Olanda

 

31 luglio, ore 22:30 / Spazio Rossellini 

PERFORMANCE

 

Biglietti: € 5 posto unico

 

di e con Johannes Wirix-Speetjens

costumi Annet Sunderman

 

La performance è tatta dal monologo della musulmana lesbica nel testo scritto da Adelheid Roosen I Monologhi Velati (2004), ispirato da The Vagina Monologues (1996) di Eve Ensler. L’artista ha trovato quest’ultimo di suo grande interesse e piacere, nonostante pensasse di non poterlo interpretare: lui, non-lesbica, non-musulmana, non-donna-uomo. Perché non lo avrebbe potuto interpretare, perché sì? Cosa significa quel personaggio per lui? Cosa significa lui per sé e per la società? Cosa dice la società di persone che sono diverse dalla norma ‘etero, uomo, bianco e cristiano’? Chi interpreta quale ruolo al mondo? Da questi interrogativi la sua versione: un monologo di un uomo (o qualsiasi cosa possa significare questa parola) che affronta gli stessi problemi delle donne con una vagina, e a volte anche velate. Una performance piena di vita: una crisi d’identità, la voglia di essere qualcun’altro e non poter esserlo, l’apparenza che si dimostra verso gli altri, (non) affrontare una lingua, le maschere, amore, suicidio, l’intestino permeabile, gender, sessualità, e rischiare la vita interpretando un testo scritto dall’attore stesso.

 

Gli spiegoni della Direzione Artistica under 25:

Abbiamo scelto un giovane artista dal respiro internazionale, nato e cresciuto in Belgio. Il suo è un monologo d’autore che indaga sulla vita di un uomo che affronta una crisi di genere e che si scontra con la realtà musulmana. Il corpo e il movimento traduce la scrittura del testo rafforzandone la sua valenza espressiva.