ALESSANDRA CARLONI
L’opera è una rappresentazione in chiave surreale del quartiere di Corviale. L’immensa struttura costruita nel ’72 dall’architetto Mario Fiorentino, si trasforma nell’opera, in una nave spaziale che prende il volo di notte staccandosi dalla città. Una figura appoggiata su un albero della Tenuta dei Massimi, con la testa rivolta al cielo, assiste a questo spettacolo. L’immagine, quasi fantascientifica, è la metafora della ricerca di un riscatto, di un viaggio inteso come rinascita e come cambiamento, l’eclissi di una periferia destinata a riprendersi la propria identità.